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rimatt.
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Come avete detto tutti, questa storia è una vera e propria summa del Nolitta-pensiero: estremamente avventurosa, molto drammatica, amaramente pessimistica, a tratti didascalica, sempre palpitante e avvincente. Una delle migliori sceneggiature nolittiane di sempre, e quindi una delle migliori avventure nella trentennale carriera di Mister No. Più la leggo e più mi piace: è questo il Mister No che amo!
Diso è (come al solito) impeccabile. Realmente impressionante il realismo con cui riesce a rappresentare le tsantzas che danno il titolo all'avventura, e totale la sintonia con Nolitta.
Dieci e lode!.